La chiropratica: un insieme di arte, scienza e filosofia

Per capire la professione della chiropratica (arte terapeutica manipolativa) bisogna prima di tutto sapere che la medicina manuale ha origini molto antiche. Basti pensare che Ippocrate (V sec. a. C.), padre della medicina, nel suo “Trattato sulle Articolazioni” parlò della terapia manipolatoria in dettaglio. Fu il primo medico a descrivere tecniche manipolatorie della colonna spinale, tra le quali anche la trazione, per la cura della scoliosi.

La chiropratica nacque negli Stati Uniti nel 1895 da D. D. Palmer. Costui dopo molti anni di ricerca nel campo medico riuscì a dimostrare la cosiddetta sublussazione vertebrale e la sua conclusione fu che quest’ultima creava interferenze col sistema nervoso dell’individuo. La cura che propose era la manipolazione vertebrale e il suo concetto di chiropratica resta ancora oggi la filosofia della professione: la visione naturale della salute ed il concetto di autoguarigione del corpo (forza o intelligenza innata). L’essere umano è visto come un insieme unificato di organi, di fisiologia, biochimica e neuroanatomia in equilibrio tra loro per il ripristino della salute. 

La parola chiropratica deriva dai termini greci cheir (mano) e praxis (azione) e significa trattamento manuale. In poche parole si occupa della diagnosi, del trattamento e della prevenzione di disturbi funzionali e sintomi dolorosi associati al sistema muscoloscheletrico, nonché delle conseguenze di tali disturbi sullo stato di salute generale e sul sistema nervoso. 

In Svizzera la chiropratica è riconosciuta a livello federale fin dal 1964. Da allora è rimborsata come prestazione obbligatoria delle Casse Malati. 

I chiropratici sono inclusi nella legge sulle professioni mediche LPMed, che regola le cinque professioni mediche: medico, medico dentista, chiropratico, farmacista e veterinario. Per cui per far visita ad un chiropratico non si ha bisogno di una prescrizione medica. Dal 2008 il percorso formativo in Svizzera per i futuri chiropratici è stato inserito nella facoltà di medicina dell’università di Zurigo.

L’ultimo decennio di ricerche scientifiche sulla manipolazione e la neurofisiologia umana dimostra come la comunicazione tra cervello, corpo ed ambiente sia positivamente migliorata.

Come si svolge una visita dal chiropratico? 

Per prima cosa si ottiene l’anamnesi del paziente. Poi si passa all’esame posturale, agli esami fisici ed ai test ortopedici per valutare i disturbi e le limitazioni. In seguito c’è la valutazione del movimento della colonna vertebrale attraverso la palpazione statica e dinamica di quest’ultima. Una volta confermata la diagnosi e valutati, se necessario, gli esami radiologici pertinenti, si può procedere al trattamento. L’aggiustamento chiropratico può consistere in una mobilizzazione lenta e leggera o in una manipolazione rapida e precisa sull’articolazione limitata nel movimento e nella funzione (sublussazione vertebrale). Spesso uno “scricchiolio” è avvertito ma non è altro che gas liberato nell’articolazione. Naturalmente il trattamento chiropratico varia a seconda del paziente: bambini, donne incinte, anziani, post operazioni, ecc. Inoltre la trazione della colonna lombare e cervicale è usata comunemente dai chiropratici per alleviare i dolori, così come l’uso di modalità fisioterapeutiche e riabilitative.

I disturbi più comunemente visti sono:

  • dolori alla schiena e sciatica,
  • ernie del disco, discopatie, blocchi vertebrali, 
  • dolori da scoliosi
  • dolori al collo, all’articolazione temporo-mandibolare, alle braccia, 
  • torcicollo, colpi di frusta o della strega,
  • cefalee e certi tipi di emicranie,
  • alcune vertigini,
  • artrosi all’anca, pubalgie, borsiti, epicondiliti, tendiniti, tunnel carpale, periartriti della spalla, distorsioni, ecc., 
  • e taluni disturbi organici (coliche infantili, problemi digestivi, iperattività, ecc.)

Per concludere la chiropratica è una professione sanitaria che non prevede l’uso di farmaci o di procedure chirurgiche e il cui obbiettivo è il ristabilimento dello stato di salute ed il suo mantenimento. 

Referenze:

  ” pubblicato su FOUR Ticino n° 23 – 2017″